#19 Vento d’estate

Di tanto in tanto bisogna dar riposo all’animo, affinché poi sia più sveglio nel pensare.
Fedro 

Max Gazzè – Vento d’estate

– In copertina Joan Mirò – Cane che abbaia alla luna – 1926 –

Fermarsi per riposare, dicono le parole crociate. 9 lettere.

RI – FIA – TA – RE.

Riprendere fiato. Riprendersi il fiato.
Vero, quando sei stanco ti manca il respiro; forse perché non riesci a stare dietro a tutto.
E allora corri, ma mica lo sai dove, e perché.

Oltretutto, quando corri non sei attento, spesso sbatti il mignolo del piede in uno spigolo e ti cadono le cose dalle mani.

E allora ti innervosisci e mentre cerchi di sbattere il pugno sul tavolo per sfogarti, fai cadere il vaso. Di vetro. Pieno d’acqua. E fiori morti. Puzzolenti. E devi pulire.

A quel punto hai due vie:
A. Continuare in questo circolo di sfighe autoalimentate.
B. Fermarti un attimo, anzi due. O magari un giorno, o una settimana. E riprendere fiato.

E allora scegli B. Ti sdrai sul divano, chiudi gli occhi, e fai partire una canzone.

Inspira.
Espira.
Inspira.
Espira.

Il Becca

Questa estate dovrei sfruttare le vacanze per scrivere la tesi di dottorato, la quarta tesi che porta il mio nome – non so, mi chiedo quanto fosse necessario conseguire un altro titolo.
Inoltre, dovrei sfruttare le vacanze per fare analisi statistiche raffinate sui dati raccolti durante il Covid – meglio farlo ora che quando ricominceranno le lezioni o a ridosso della consegna della tesi.
Però dovrei sfruttare le vacanze anche per dedicarmi a quei progetti che porto avanti per piacere – non posso non farlo ora, durante l’anno non ho mai abbastanza tempo per pensarci.
E perché no, dovrei sfruttare le vacanze anche per studiare un pochino – sempre perché nei periodi di lavoro lo spazio da dedicare allo studio è troppo poco.

Ma le vacanze non dovrebbero essere, in armonia con la loro etimologia (dal latino vacantia: participio presente plurale neutro di vacare, cioè essere vuoto, libero) libertà?

Io non voglio sfruttare le mie vacanze, voglio viverle.

In questo momento sono già in vacanza: se state leggendo vuol dire che in qualche modo sono riuscita a inviare queste righe.
Perché qui non prende il telefono, non si possono scaricare né inviare le foto su whatsapp, non si può scrollare Instagram, il segnale è troppo debole per ricevere le mail.
Posso non essere raggiunta, posso non essere vista mentre non sfrutto le mie vacanze.

Finalmente mi posso fermare.

Charles M. Schulz